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Crostini con Salsiccia e Provola Ragusana

Sfiziosi, croccanti e deliziosi, i crostini con salsiccia e provola ragusana sono facili da realizzare, in quanto si preparano in pochissimi minuti!

Perfetti per molte occasioni, come un aperitivo, un buffet, uno spuntino veloce ed un antipasto, essi sono ottimi se gustati caldi e con un buon calice di vino rosso.

I crostini con salsiccia e provola ragusana sono un piatto rustico tipico delle fredde e pigre giornate invernali, quando si è alla ricerca di un qualcosa di semplice e prelibato da mangiare.

Oltre alla provola da noi consigliata, alla salsiccia si possono abbinare vari tipi di formaggi fusi o spalmabili come lo stracchino, la filadelfia, la robiola, la scamorza, il galbanino, il gorgonzola, e altri tipi, ovvero formaggi adatti a conferire ai crostini un sapore ed un profumo speciali.

Volete stuzzicare il vostro appetito? Allora seguite la nostra ricetta e ne rimarrete soddisfatti.

Buona lettura!

Ingredienti per i crostini con salsiccia e provola ragusana

Procedimento per i Crostini con Salsiccia e Provola Ragusana

Come detto precedentemente questa ricetta è veramente semplice: uscite la salsiccia dal budello e inseritelo in una ciotola.

Aggiungete del pepe nero (se la salsiccia non è condita) e pochissimo olio e con una forchetta mescolate il tutto.  

Tagliate a fette il pane che avete scelto e sistematelo su una teglia con carta forno. 

Su ogni pezzo di pane mettete un po’ della salsiccia condita e una fetta di provola. Se usate formaggi spalmabili, vi consigliamo di mischiare il formaggio alla salsiccia prima di metterlo nel pane.

Infornate a 180 gradi in forno preriscaldato per circa 10-15 minuti. Passati i minuti di cottura, scegliete voi quanto ancora devono stare in forno per raggiungere la doratura che desiderate. E adesso.. gustateli ancora caldi!

Consigli

  • Per realizzare questi crostini consigliamo di utilizzare il tipico pane toscano senza sale, ideale da gustare con ingredienti particolarmente sapidi come la salsiccia.
  • Potete comunque scegliere anche un’altra tipologia di pane: raffermo, di grano duro, integrale, a lievitazione naturale, di tipo pugliese, la baguette e così via. Ovviamente ognuno applicherà le scelte che più preferisce.
  • E’ consigliabile gustare questi crostini caldi e preparati al momento. Se dovessero avanzare, conservateli in frigorifero per 1-2 giorni chiusi in un apposito contenitore ermetico e, prima di consumarli, riscaldateli per qualche minuto in forno.
  • Le fette di pane non devono essere troppo spesse, in modo tale che esse si abbrustoliscano più facilmente e risultino più croccanti.
  • La provola deve essere tagliata a pezzetti sottili, in modo da favorirne la fusione.

L'origine dei crostini toscani

I crostini rappresentano uno dei tipici antipasti italiani. Tra i crostini più famosi ci sono quelli toscani, preparati con un composto a base di fegatini di pollo, acciughe e capperi, e dalla consistenza a metà tra un ragù ed un paté.

L’origine dei crostini toscani si pensa risalga addirittura all’epoca degli antichi Romani, quando, in occasione dei banchetti, le pietanze a base di carne e pesce venivano servite in grandi piatti condivisi dai commensali, i quali utilizzavano il pane per raccogliere salse, oli e sughi.

Successivamente, nel Medioevo, la tradizione di condivisione romana lasciò spazio a piatti e posate individuali. Tuttavia l’abitudine di accompagnare il pane alle salse o ai sughi della portata principale non scomparve del tutto, ma rimase, soprattutto in Toscana.

Si trattava di un’usanza che permetteva di non sprecare nemmeno una briciola. I contadini e le altre classi più povere riscaldavano il pane del giorno precedente ed adagiavano direttamente su di esso i loro pasti (solitamente un patè a base di carne).

L’invenzione di questo antipasto è dunque da attribuire al popolo. Tuttavia la tradizione venne a poco a poco adottata, con adattamenti, anche dalle classi sociali più elevate.

Quello che era nato come un alimento di base, essenziale ed economico divenne, perciò, un ricercato antipasto nelle residenze dei nobili, che proponevano ai loro ospiti una ricetta sempre diversa.

Il crostino divenne così un antipasto popolare anche nelle corti europee e mantenne nei secoli questa sua popolarità, tant’è che, ancora oggi, esso è presente sulle nostre tavole nelle sue innumerevoli e sfiziose versioni.

Differenze tra crostini, bruschette e crostoni

Non è affatto facile trovare delle grandi differenze tra la preparazione dei crostini, delle bruschette e dei crostoni.

Forse l’unica differenza minima evidente riguarda la modalità di cottura:

  • la bruschetta, infatti, è composta da pane abbrustolito condito con ingredienti semplici quali, ad esempio, olio, una grattata di aglio fresco, sale, pepe, olive, pomodori, ecc, il tutto servito a crudo senza il passaggio ulteriore in forno.
  • I crostoni, al contrario, devono essere ripassati in forno, in particolare quando hanno tra gli ingredienti formaggi o verdure, per ottenere un risultato goloso, caldo, filante e davvero saporito.
  • I crostini sono, invece, pane tostato con formaggio fuso, unti con l’olio prima di essere messi in forno, di dimensioni più piccole rispetto a bruschette e crostoni. A volte sono solo piccoli pezzetti di pane croccante che si usano per dare consistenza a brodi e zuppe.

Inoltre la bruschetta e il crostone prevedono l’utilizzo di pane rigorosamente casereccio, mentre per il crostino vanno bene anche il pane in cassetta o la baguette.

Gli ingredienti base di crostini, bruschette e crostoni, quindi, esaltano il territorio e la tradizione, oltre a garantire un’esperienza gustativa semplice ma entusiasmante.

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